- Ottimizzazione spazi -


Adeguare l'appartamento all'arredo e non viceversa


Sulle riviste d'arredamento e sulle varie pubblicità campeggiano
 ariosi soggiorni a piani sfalsati, vasche da bagno a livello pavimento in stanze da bagno enormi,
soppalchi bellissimi, cucine con isole attrezzate al centro, camere con box armadio e bagno annesso...
 poi la dura realtà rivela che la superficie disponibile è sempre insufficiente per questo tipo di soluzioni!




Che fare? Interpellare l'arredatore quando lo stabile è ancora in fase di progetto!
O, almeno, prima di erigere le tramezze e posizionare gli impianti idraulico ed elettrico.
Ottimizzare al massimo lo spazio disponibile è indispensabile per avere la possibilità di realizzare
qualcuna delle soluzione prospettate all'inizio ...e a costi ragionevoli.




Ogni persona ha nella propria mente una gerarchia di "volumi personali" che distinguono quello 
che per essa è ad esempio: 'Soffocante', 'angusto', 'stretto', 'spazioso', 'ampio', 'vasto', 'dispersivo'. 
Questo riguarda la percezione spazio/volume, ci sono altre graduatorie mentali che riguardano 
aperture/illuminazione, colori/tinte, stile/personalità degli arredi, dei decori, degli accessori, e così via 




Tenendo conto di questi parametri si possono dividere gli spazi disponibili in funzione di come
la persona (o la famiglia) intende organizzare e vivere la propria casa.
Definito ciò e verificato che piaccia attraverso i disegni in prospettiva (e i conseguenti preventivi)
è facile posizionare tramezze, canne fumarie, scarichi, pavimenti, punti luce ecc. ecc.




L'arredatore, con in mente l'opera nella sua globalità, assiste durante i lavori le Ditte incaricate
prevenendo per quanto possibile i famigerati ''imprevisti in corso d'opera'' che sono fonte di preoccupazione, 
sballano i tempi di consegna e, soprattutto, possono gonfiare a dismisura la spesa finale.
Normalmente la bassa incidenza di imprevisti, da sola, ripaga abbondantemente l'onorario dell'Arredatore.